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Il sesto senso del Mit
Posted 8 febbraio, 2009
on:Date un’occhiata a questo video sbarcato in Italy direttamente dal MIT. Quello che vedrete è un progetto realizzato dal gruppo Fluid Interfaces, che ha presentato al TED (Technology, Entertainment, Design) 2009 la nuova frontiera dell’interazione uomo-macchina.
I risultati sono stupefacenti, eppure vi assicuriamo che non c’è nulla di magico in tutto questo. L’idea originale, infatti, non era che un braccialetto elettronico in grado di leggere i codici a barre dei prodotti, evolutosi poi in un dispositivo più sofisticato, da indossare a tracolla sopra il petto. Grazie alla connessione del telefonino e alla web cam si ricostruiscono le informazioni sui prodotti che compaiono direttamente sulla superficie degli stessi. Come avere una sorta di sesto senso.
I micro lettori inseriti in 4 tappetti colorati da applicare sulla dita, permettono di dare comandi al dispositivo (es. scattare una fotografia, controllare l’ora, ecc.).
Ovviamente la realizzazione è ancora abbastanza grezza ma basta per riportare l’attenzione sul tema dell’ubiquitous computing e a far scervellare i ricercatori di tutto il mondo. Quale può essere il passo successivo?
Se vi interessa qui ci sono gli altri progetti del gruppo.
A real digital divide
Posted 6 febbraio, 2009
on:Quando parliamo di tecnologie spesso si tira in ballo il new digital divide.
Ma ci sono posti, non
così lontani da noi, in cui manca ben più della banda larga, ed è giusto non dimenticarselo.
Vi segnaliamo dunque il lavoro di un’organizzazione benefica, la CCS Italia (Centro Cooperazione Sviluppo Onlus). Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro e apartitica che, da vent’anni ormai, si impegna per lo sviluppo di programmi per l’adozione a distanza e progetti di sostegno per l’alfabetizzazione nei Paesi del Sud del mondo, al fine di migliorare le condizioni di vita dei bambini più disagiati.
Con l’iniziativa “Sostegno a distanza” chiunque più diventare un “sostenitore” attraverso un piccolo contributo economico. Come fare? Niente di più facile. La CCS ha un sito da far invidia ad una società di comunicazione. Troverete numerose informazioni, immagini , documenti multimediali e anche una rivista in pdf…e magari ci scappa una buona azione.
Mario Bros Theme
Posted 28 novembre, 2008
on:Negli anni ’90, mentre le boy band scorazzavano inarrestabili sugli schermi televisivi, c’era chi scriveva temi musicali per i videogame passando magari inosservato.
Ascoltando l’arrangiamento fatto per piano da questo tipo su youtube la lacrimuccia scende a tutti, perchè chi non ha mai giocato almeno ad uno dei capitoli della saga dei fratelli Mario può anche andare a nascondersi sotto un sasso.
Si tratta di melodie radicate nella memoria di ogni videogamer che si rispetti e sentirle suonate su uno strumento reale e non in MIDI su console che andavano a manciate di bit mette in luce la bravura ed il genio creativo di chi si è messo pentagramma alla mano a dare un contributo emotivo ad un’esperienza che a quei tempi molti consideravano da sfigati.
Tutto questo per dire che a volte non è solo la grafica, l’interazione o la pistola più grande a fare un videogame divertente.
Andatevi a spulciare qualche video perchè ce ne sono di veramente divertenti!!!
Ormai su iTunes Store si può trovare di tutto, non più solo musica, video e giochi per il cellulare, scusate per iPhone.
Da oggi su iTunes U sarà possibile caricare, scaricare, materiale didattico in ogni genere di formato ed iscriversi a corsi preparati per voi dalle maggiori Università del mondo, dai migliori docenti e su ogni genere di materia. Praticamente dei lerning objects targati Apple.
Siete i migliori insegnanti del mondo, volete condividere con i vostri studenti e il mondo intero le vostre presentazioni in aula, ma siete dei pessimi smanettoni con il pc? La Apple ha pensato anche a questo. Ha realizzato un sistema di delivery delle vostre lezioni, un’applicazione con un’architettura client/server semplice ed intuitiva come solo a Cupertino sanno fare. Con Podcast Producer ad esempio potete realizzare da soli la vostra audio/video lezione. Basta avere una telecamera puntata sulla faccia ed un microfono e premere rec. Dategli un titolo. Poi passate tutto nei workflow per dare qualche effetto visivo, magari il logo della vostra università e depositate tutto sul server. Non dimenticate di taggare il tutto.
Il sistema permette di fare screencast del monitor del vostro computer, oppure sicronizzare la propria voce mentre sfogliate le slide. Andatevelo a vedere.
Dall’abbecedario siamo passati ai mondi virtuali. Dai banchi di scuola e dai cinema universitari l’istruzione passa per i bit della rete. Si stanno infatti moltiplicando gli ambienti virtuali immersivi che permettono di collaborare ed imparare attraverso la simulazione di un mondo reale.
Ma per chi pensa che Second Life sia la “classe” virtuale per antonomasia è tempo ricredersi.
Oggi oltre allo spazio 3D della Linden che da qualche tempo ha rilasciato in modalità open source il suo client è possibile trovare e scaricare dalla rete molte altre piattaforme nate con lo scopo specifico di creare applicazioni di educazione immersiva.
La prima di cui vi abbiamo già parlato nei post precedenti è Wonderland della Sun Microsystem, quelli di Java, che nel giro di qualche mese ha fatto piccoli passi in avanti. Se leggete su uno dei tanti blog di riferimento potrete vedere le prime realizzazioni che spaziano da ambienti collaborativi aziendali a simulazioni per cadetti di accademie aeronautiche. Rimaniamo in attesa del rilascio della build 0.5 che promette il passaggio al motore grafico jMonkey (sempre open source).
Cresce l’interesse anche per Croquet. Offre le stesse potenzialità di Wonderland con una grafica che sembra uscita da una favola per bambini. L’import dei contenuti, al contrario della piattaforma Sun è molto più dinamico ed intuitivo. L’ambiente sembra stimolare l’immaginazione dei più piccoli e rende il massimo se abbinato ad una superficie multitouch. Il video che vi regaliamo rende bene l’idea.
Per ora si tratta solo di tecnologie in fase di sviluppo per le quali ancora non sono ancora state sviluppate applicazioni rivoluzionarie. È ancora prematuro parlare di insegnamento a distanza visto che sono ancora dei complicati giocattoli per il divertimento di sviluppatori ma per la rete l’hype che vi ruota intorno è in crescendo. Fatevi un giretto sulla Media Grid o su sito dell’Immersive Education per farvene un’idea.
L’ NFC (Near Field Communication) è una tecnologia di comunicazione wireless a corto raggio che permette a due dispositivi in stretto contatto di scambiarsi dati. Viene fuori dalla combinazione di due tecnologie: Contactless (ISO 14443) e Mobile (GSM). Consente l’accesso a molteplici servizi ed è un tipo di comunicazione bidirezionale, ottenuta grazie al superamento della distinzione tra Reader attivo e Tag passivo cui v’avevamo parlato circa l’RFID.
Per schiarirvi le idee ecco un video che mostra le potenzialità della tecnologia in questione. Anche questo, manco a dirlo, viene fuori dai laboratori della Nokia…
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