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Date un’occhiata a questo video sbarcato in Italy direttamente dal MIT.   Quello che vedrete è un progetto realizzato dal gruppo Fluid Interfaces, che ha presentato al TED  (Technology, Entertainment, Design) 2009 la nuova frontiera dell’interazione uomo-macchina.

I risultati sono stupefacenti, eppure vi assicuriamo che non c’è nulla di magico in tutto questo. L’idea originale, infatti, non era che un braccialetto elettronico in grado di leggere i codici a barre dei prodotti, evolutosi poi in un dispositivo più sofisticato, da indossare a tracolla sopra il petto. Grazie alla connessione del telefonino e alla web cam si ricostruiscono le informazioni sui prodotti che compaiono direttamente sulla superficie degli stessi.  Come avere una sorta di sesto senso.

I micro lettori inseriti in 4 tappetti colorati da applicare sulla dita, permettono di dare comandi al dispositivo (es. scattare una fotografia, controllare l’ora, ecc.).

Ovviamente la realizzazione è ancora abbastanza grezza ma basta per riportare l’attenzione sul tema dell’ubiquitous computing e a far scervellare i ricercatori di tutto il mondo. Quale può essere il passo successivo?

Se vi interessa qui ci sono gli altri progetti del gruppo.

Un argomento al quale siamo molto sensibili: la robotica! Per quelli che finora l’avevano affrontato solo dal punto di vista di fanatici dei romanzi di Isaac Asimov, ora avrete modo di vedere che forse non è tutta finzione quella che si legge.

A tal proposito volevamo condividere con voi questo video girato all’interno dei Laboratori dell’MIT (Massachussets Institute Of Technology). Si tratta di alcuni esperimenti che stanno portando avanti su due robot. Stanno studiando l’interazione tra l’uomo e questo genere di macchine con l’obiettivo renderla il più naturale possibile. Cosa succederà quando ci troveremo davanti un androide che avrà le nostre stesse sembianze e che sembrerà avere una propria personalità? Bisognerà colmare questo robot divide e al MIT hanno pensato di rendere sociali le macchine.

Il primo dei robot si chiama Cog, è un colosso di due metri in acciao e silicio ed è in grado di riconoscere i movimenti presenti nell’ambiente esterno e reagire agli stimoli ed alla presenza di un umano. Lo vedrete giocare con uno slinky oppure suonare a mala pena una batteria.

Il secondo è Kismet. Ha l’aspetto di un Furby. In realtà è solo una testa poggiata su un piedistallo ma sa fare cose che Cog non immagina nemmeno. Reagisce agli stimoli vocali del suo interlocutore e sembra provare emozioni. Tristezza, curiosità, stanchezza…solo emozioni sintetiche ma sono quelle che colmano la distanza tra un uomo e una macchina.


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